Il conte Giacomo Leopardi nacque nel 1798 a Recanati, nello Stato Pontificio. Ebbe inizialmente una formazione classicista, infatti lesse e tradusse varie opere greche e latine. In eta' giovanile entro' a contatto con esponenti del Romanticismo sia europeo che italiano, cui aderi' ad alcune delle loro idee. Tuttavia la sua visione materiale della realta' resta legata al pensiero illuminista, connotato inoltre di un certo pessismo che lo accompagna in tutta la sua vita. Dopo svariate volte di aver tentato di fuggire dalla casa partena, riusci' finalmente a stabilirsi a Napoli con il suo piu' caro amico, ivi mori' all'eta' precoce di 39 anni (1837).
Chiamiamo pessimismo eroico l'ultima fase del pessimismo di Leopardi. Si afferma comunque che la vita dell'uomo è destinata ad essere prevalsa dal dolore; tuttavia non bisogna piegarsi di fronte a ciò, ma prendersi coscienza di tale situazione, unendosi in una società fondata sulla solidarietà. Solo raccogliendosi insieme, si può vincere l'illusione e l'autoinganno; solo in questo modo, come scrive nella poesia 'La ginestra', l'uomo può essere veramente uomo e rendere la vita un po' meno indegna di essere vissuta(perciò vediamo che rifiuta il suicidio come la soluzione per porre fine al dolore dell'uomo).