Venezia, Ang Lee racconta la lussuria e il dolore
giovedì, 30 agosto 2007 6.18
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di Ilaria Polleschi
VENEZIA (Reuters) - E' un racconto della passione, della violenza e del dolore "Lust, Caution", il lussurioso nuovo film di Ang Lee, che torna al mandarino dopo i cowboy gay americani di "Brokeback mountain", film Leone d'oro nel 2005 e premio Oscar per la miglior regia.
La nuova pellicola -- presentata in anteprima mondiale alla Mostra, come tutti i film in competizione -- è tratta dal libro di Eileen Chang ambientato nella Cina della seconda guerra mondiale e racconta in un lungo flashback la storia della giovane Wong Chia Chi (sullo schermo interpretata dall'esordiente Tang Wei): una sorta di novella Matha Hari della resistenza cinese contro i giapponesi, che si lascia coinvolgere in una storia con il collaborazionista Yee (l'attore culto Tony Leung), fino a snaturare la propria origine.
"Il romanzo è un punto di partenza per il lungometraggio, è questo che ho ricordato spesso a me stesso e ai miei colleghi... mantenendo comunque fedeltà a ciò che è stato scritto ma per sviluppare punti rimasti oscuri", ha spiegato oggi Lee, che si è detto contento di essere alla mostra con un film in cinese.
Oltre due ore e mezzo di pellicola tratti in realtà da un racconto di 28 pagine, sul finale farcite da preannunciate lunghe scene di sesso piuttosto esplicito, che si spingono oltre il piacere dei protagonisti. E poi il racconto della Cina di allora, con le ricche signore aristocratiche annoiate davanti al majhong, antico gioco da tavolo in cui si usano piccole tessere, a cui si contrappone la passione e il fervido lavoro dei giovani della cosiddetta resistenza.
"Per me in ogni film si tratta di parlare della ricerca di se stessi, sia omosessuali che etero", ha risposto oggi Lee a chi gli chiedeva il suo punto di vista sul sesso. "Ma quello che più mi interessa è l'ambiguità che si cela dietro certi ruoli tra uomo e donna", ha raccontato ancora, sottolineando dal canto suo di "essere schiavo del desiderio di raccontarsi attraverso i suoi film".
"Lust, caution" rappresenta per Lee un ritorno all'Oriente dopo diversi film in inglese e il regista sostiene che questo suo pendolarismo tra Occidente e Asia abbia aiutato la sua carriera.
"Sono fortunato, essere tra due mondi mi aiuta a capire entrambe le culture e soprattutto le mie radici culturali, mi permette di sviulppare il mio senso cinematografico"
作者: 59.52.206.* 2007-8-31 19:48 回复此发言 删除
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